Il tuttologo

La prestigiosa opinione di Beppe De Beppis sui temi del mondo e della vita in genere.

mercoledì, maggio 03, 2006

Il "buon libro"

Odio questa espressione. Quando qualcuno vuole elargire un suggerimento (che serve piu' a fare bella figura che a dar consiglio, ad onor del vero) estrae dal cilindro questa frase sin troppo inflazionata : "Leggiti un buon libro".
Odio questo BuonLettore.
Dire che questa espressione mi fa venire i nervi a fior di pelle sarebbe minimizzare, quel "buon" che riempie bocca e gonfia il petto non posso proprio sentirlo associato alla parola "libro". Un buon, libro, un buon libro...impazzisco. Che cosa vuol dire "leggersi un buon libro"? Che i miei lettori mi aiutino a capire cosa vuol dire! Forse il BuonLettore vuole invitarci a mangiarci una saporita edizione patinata di un best seller. Vuole forse farci masticare la copertina cartonata di una novella o farci sciogliere in bocca una gustosa pagina inchiostrata. Il libro non puo' essere buoni, signori. Il libro puo' essere utile, interessante, noioso, scritto bene, sgrammaticato, tascabile, pesante, leggero..
Un libro puo' essere mille cose ed e' questo che lo rende un oggetto unico, ma un libro non potra' mai essere buono.
Questa espressione e' arrogante. Si', signori, e' proprio una espressione arrogante. Il BuonLettore forse mi dira' che con l'aggettivo buono si intende riassumere un insieme di aggettivi positivi. Sei caduto in trappola, mio Buon Lettore. Dicendo "leggere un buon libro" vuoi solo utilizzare una delle tante frasi che ci rendono piu' belli agli altri, vuoi sottointendere che tu sei in grado di capire se un libro contiene quegli aggettivi positivi o no, vuoi in definitiva dire agli altri che tu sei acculturato. Perche' altrimenti dovresti usare la parola "buon libro"? Perche' e' cool, perche' ti rende interessante ed impegnato, spesso e' solo la maniera di metterti davanti al poveretto che deve sorbirsi i tuoi consigli da pavone. Vuoi metterti davanti a lui e poi probabilmente passi il giorno di ferie davanti a "Buona Domenica". Sei libero di farlo, se Don Mazzi ti piace fallo pure; se i trenini ti fanno divertire spellati pure il palmo delle mani. Pero' non utilizzare l'espressione "buon libro". Se invece tu sei uno di quelli che legge veramente, vorrei sapere quanto hai letto per poter classificare cosi' bene i libri. Sei forse stato in una vita precedente il custode della biblioteca di Alessandria? Ti sei forse confrontato con tutti i generi esistenti su qualsiasi supporto atto ad essere letto da cotanti BuoniOcchi ? La verita' e' che non puoi classificare una materia se non la conosci, non puoi sostituirti alla soggettivita' di altri milioni di lettori e decidere per loro cio' che e' buono e cio' che non lo e'. Non puoi decidere autonomamente se un libro e' buono, quindi consigliando a qualcuno la lettura di "un buon libro" non fai altro che dare un suggerimento inutile e nebbioso. Come chiedere a qualcuno l'ora e sentirsi rispondere i minuti. L'espressione "buon libro" non dice niente, e' una tua considerazione personale e tienitela per te. O scendi nel concreto e mi dai qualche titolo che ti e' piaciuto (e potrebbe piacermi) o resti sul generico e mi dici semplicemente "leggiti un libro". Come preferisci ma non usare mai piu' l'espressione "buon libro".Ti ho appena spiegato che non vuol dire niente. E mi innervosisce parecchio.