Il tuttologo

La prestigiosa opinione di Beppe De Beppis sui temi del mondo e della vita in genere.

martedì, maggio 09, 2006

Il Giro d'Italia

Ormai sembra un qualunque programma riguardante l'ambiente. Le inquadrature dell'elicottero sono un cliche' da Linea Verde, da un momento all'altro mi aspetto un Puccio Corona che mostra cibi tipici su tavole imbandite (gli stessi abitanti del luogo ne conoscono solo la meta'). Le tappe sono consigli su itinerari tustici, la bella Italia percosa da mari a monti, da pesini medievali a metropoli industriali. Di sport c'e' ormai ben poco. Lo sputtanamento del doping ha una eco ancora clamorosa, si e' allontanata piu' gente dal ciclismo che italiani da Sanremo. Gli unici ancora interessati al Giro sono la Gazzetta e l'Estathe. Un peccato perche' prima era davvero uno spettacolo, duelli epici e folla festante. Speriamo che si torni presto ai vecchi fasti, complice la comparsa di talenti di personalita' (come Indurain, Pantani, Armstrong per restare al recente passato) perche' i vari Basso e Petacchi (gia' fuori) non sono che copie sbiadite. Inoltre il caso Moggi sta offuscando quel poco di visibile che c'era.
Rimane nella memoria quel : "Scatta Garzelli, Pantani, Rodrigeuuz", grande e compianta voce di Adrianone De Zan. Godiamoci le vecchie cassette perche' c'e' il rischio che l'anno prossimo il Giro venga commentato da Davide Mengacci.

BdB

venerdì, maggio 05, 2006

L'egoismo e le soglie di tolleranza

Un pescatore pescava in un fiume. Dopo aver teso le reti e sbarrato la corrente dall’una all’altra riva, batteva l’acqua con una pietra legata a una funicella, perché i pesci, fuggendo all’impazzata, andassero ad impigliarsi tra le maglie. Vedendolo intento a quest’operazione, uno degli abitanti del luogo si mise a rimproverarlo perché insudiciava il fiume e rendeva loro impossibile di bere un po’ d’acqua limpida. E quello rispose: "Ma se non sporco così l’acqua, a me non resta che morir di fame".

Quante volte l'egoismo si scontra con il saper vivere civile?
L'egoismo fa parte dell'uomo, si nasce con un po' di egoismo e questo seme ci accompagna per tutta la vita.
Siamo degli egoisti perche' al pane preferiamo il pesce e chi se ne frega di sporcare il fiume dove bevono tutti, noi dobbiamo mangiare bene e tanto.
Siamo uomini e nessuna demagogia potra' mai farci comportare diversamente.
Non si tratta di raggiungere la perfezione o l'essenza dell'onesta', si tratta semplicemente di limitare i danni, mangiare lo stesso qualche pesciolino ma facendo in modo che l'acqua che arrivi al villaggio sia un po' meno inquinata di "troppo".
Cosi' si inventano le soglie di tolleranza, bella invenzione per pulirsi la coscienza.
Si fa il doppio gioco e ci si inganna da soli, siamo furbi perche' otteniamo quel che vogliamo e lo giustifichiamo inventandoci fantomatiche soglie.
Inquiniamo il fiume ma ci inventiamo una soglia di tolleranza sotto la quale lo possiamo sporcare, perdiamo cosi' il senso della parola "inquinamento", perdiamo cosi' il senso dell'atto disonesto e scorretto. Facciamo apparire tutto legittimo inventando e alzando soglie, l'unica cosa che non abbassiamo mai e' il nostro egoismo.
Da oggi iniziero' ad insultarvi nei limiti di una soglia di tolleranza che decidero' io arbitrariamente.
Ah, che bella invenzione, mi sento quasi invincibile (ma triste).

mercoledì, maggio 03, 2006

Il "buon libro"

Odio questa espressione. Quando qualcuno vuole elargire un suggerimento (che serve piu' a fare bella figura che a dar consiglio, ad onor del vero) estrae dal cilindro questa frase sin troppo inflazionata : "Leggiti un buon libro".
Odio questo BuonLettore.
Dire che questa espressione mi fa venire i nervi a fior di pelle sarebbe minimizzare, quel "buon" che riempie bocca e gonfia il petto non posso proprio sentirlo associato alla parola "libro". Un buon, libro, un buon libro...impazzisco. Che cosa vuol dire "leggersi un buon libro"? Che i miei lettori mi aiutino a capire cosa vuol dire! Forse il BuonLettore vuole invitarci a mangiarci una saporita edizione patinata di un best seller. Vuole forse farci masticare la copertina cartonata di una novella o farci sciogliere in bocca una gustosa pagina inchiostrata. Il libro non puo' essere buoni, signori. Il libro puo' essere utile, interessante, noioso, scritto bene, sgrammaticato, tascabile, pesante, leggero..
Un libro puo' essere mille cose ed e' questo che lo rende un oggetto unico, ma un libro non potra' mai essere buono.
Questa espressione e' arrogante. Si', signori, e' proprio una espressione arrogante. Il BuonLettore forse mi dira' che con l'aggettivo buono si intende riassumere un insieme di aggettivi positivi. Sei caduto in trappola, mio Buon Lettore. Dicendo "leggere un buon libro" vuoi solo utilizzare una delle tante frasi che ci rendono piu' belli agli altri, vuoi sottointendere che tu sei in grado di capire se un libro contiene quegli aggettivi positivi o no, vuoi in definitiva dire agli altri che tu sei acculturato. Perche' altrimenti dovresti usare la parola "buon libro"? Perche' e' cool, perche' ti rende interessante ed impegnato, spesso e' solo la maniera di metterti davanti al poveretto che deve sorbirsi i tuoi consigli da pavone. Vuoi metterti davanti a lui e poi probabilmente passi il giorno di ferie davanti a "Buona Domenica". Sei libero di farlo, se Don Mazzi ti piace fallo pure; se i trenini ti fanno divertire spellati pure il palmo delle mani. Pero' non utilizzare l'espressione "buon libro". Se invece tu sei uno di quelli che legge veramente, vorrei sapere quanto hai letto per poter classificare cosi' bene i libri. Sei forse stato in una vita precedente il custode della biblioteca di Alessandria? Ti sei forse confrontato con tutti i generi esistenti su qualsiasi supporto atto ad essere letto da cotanti BuoniOcchi ? La verita' e' che non puoi classificare una materia se non la conosci, non puoi sostituirti alla soggettivita' di altri milioni di lettori e decidere per loro cio' che e' buono e cio' che non lo e'. Non puoi decidere autonomamente se un libro e' buono, quindi consigliando a qualcuno la lettura di "un buon libro" non fai altro che dare un suggerimento inutile e nebbioso. Come chiedere a qualcuno l'ora e sentirsi rispondere i minuti. L'espressione "buon libro" non dice niente, e' una tua considerazione personale e tienitela per te. O scendi nel concreto e mi dai qualche titolo che ti e' piaciuto (e potrebbe piacermi) o resti sul generico e mi dici semplicemente "leggiti un libro". Come preferisci ma non usare mai piu' l'espressione "buon libro".Ti ho appena spiegato che non vuol dire niente. E mi innervosisce parecchio.

martedì, maggio 02, 2006

Il giudice delle casalinghe

Da anni la preparazione dei pranzi italiani e' accompagnata da un sottofondo ormai familiare : le urla concitate di due attori di pessima categoria, le battute in romanesco di una guardia giurata da fumetto (conosciuto come Bruno Sacchi) e gli interventi di un pubblico selezionato tra gli illustri ed acculturati abitanti delle borgate romane. La brava presentatrice (ma quale credito le e' valso il martirio del grande padre) fa il suo, cioe' il minimo indispensabile; ma soprattutto il grande protagonista e' lui, il saggio del paese, il vecchio della montagna : il giudice Santi Licheri.
Vedere quest'ometto appollaiato sul suo trono, vedergli sfogliare il codice civile con la naturalezza di un sacerdote a catechismo, vederlo anche animosamente spiegare ai litiganti i motivi della sua sentenza, ci rende attoniti. Senza volerlo, questi protagonisti del foro catodico rendono la vita piu' difficile a centinaia di semplici cittadini. Se la signora Luigia qualche tempo fa avesse scaricato erroneamente l'umido nello stesso bidone della carta, avrebbe forse ricevuto qualche rimbrotto da parte della signora Olga, sua dirimpettaia. Ora no. Ora c'e' lui : il giudice Santi Licheri. Basta girare sul 4 e la nostra Rita pesa i sassolini, stimola la competizione tra pensionate e suggerisce alla signora Olga che sarebbe cosa buona chiedere un risarcimento, i soldini non puzzano a nessuno. Chi lo spiega alle signore Luigia e Olga che ricorrere in tribunale per la minima stupidata non e' assolutamente semplice come fa sembrarci il nostro "presepio" processuale? Ci sono delle spese, degli obblighi, dei doveri burocratici : tempo e soldi buttati al vento per redimere situazioni in cui basterebbe un po' di vecchio e sano senso comune. Invece no, il giudice Santi Licheri e' li', salutato con reverenza dall'ex Bruno Sacchi (la cui identita' sembra essersi fermata nei telefilm per ragazzi perdigiorno), ci dispensa consigli mentre giriamo il sugo e proviamo la cottura delle penne. Ci spinge a citare in giudizio il cattivone del piano di sopra che usa l'aspirapolvere mentre schiacciamo un pisolino. Forum e' una delle tante piaghe sociali che alimentano indirettamente la cultura del sospetto di cui siamo italprimi, nasce con lo scopo (elogiabile) didattico di spiegare la casistica del codice civile ma fallisce miseramente a causa della spettacolarizzazione di confronti esageratamente accesi e spesso espressi in forme dialettali (mentre l'educazione imporrebbe di parlare in italiano davanti ad un giudice, foss'anche Santi Licheri). La figura dell'ex Bruno Sacchi e' davvero imbarazzante, con quali credenziali questa macchietta del trash televisivo anni '80, indossa l'uniforme di guardia giurata? Quale dimostrazione di serieta' puo' dare una guardia che duetta come un cabarettista e parla come un fruttivendolo di Trastevere? Il codice civile e' una cosa importante signori, e' la pietra angolare del nostro vivere in societa', non si puo' ridurlo ad un salotto delle comparse di Cinecitta'. All'inizio Forum poteva avere un senso, attualmente e' solo un'accozzaglia di banalita' fritte e rifritte che fomentano il sospetto e ammazzano il dialogo e le regole di buon vicinato. Mi auguro, prima che sia troppo tardi e che la vicina mi prenda a tappetate , che il buon Bruno Sacchi metta sulla bilancia le pietre di chi vuole preparare il pranzo vedendo qualcosa di diverso e profondamente piu' idoneo all'argomento trattato. E che non si dica che Forum non fa altro che presentare le situazioni di tutti i giorni , sarebbe un insulto all'intelligenza e al buon senso dei nostri concittadini. Quindi, forza giudice Santi Licheri, lei che e' una persona intelligente, esca da questo baraccone e dedichi la sua indiscussa cultura a chi del giudice ha bisogno davvero. I materassi tanto si possono vendere lo stesso, ne compro anche uno io, lo prometto. Compro tutte le doghe in legno del mondo ma toglietevi le toghe, vi prego. E se proprio non volete ascoltare i miei consigli, fatemi almeno sapere che fine ha fatto Pasquale Africano.

Presentazione ufficiale

Da oggi nasce ufficialmente "Il tuttologo".
La rubrica si inserisce in un contesto piu' ampio che e' ha avuto il suo inizio naturale con la nascita del Calciofilo, ha allargato i suoi orizzonti con il "Bdb e le donne" (che avremmo potuto chiamare "il donnologo", se il titolo ci fosse piaciuto) e ora si completa con questo spazio universale in cui tratteremo i piu' disparati temi, dalla politica alle presine da cucina.
Beppe De Beppis e' un prestigioso opinionista autodefinitosi "il pensatore del web", la sua autorevole firma fa subito opinione ed e' inutile cercare un contradditorio : lui non propone, lui sentenzia. Per questo motivo sono entusiasta di aver coinvolto il De Beppis in questo progetto editoriale, quando gli ho proposto di curare questi tre spazi Beppe ha subito accettato con entusiasmo mettendo in secondo piano il lato economico ma esigendo di poter scrivere liberamente e senza alcuna direttiva. Questa sua esigenza mi ha confermato cio' che gia' avevo intuito quando gli ho proposto questo progetto : Beppe De Beppis e' un uomo libero. Sono dunque fiero di questa occasione, come lavoro faccio il talent scout del web, una professione insolita ma ricca di soddisfazioni ed il massimo obiettivo fin qui raggiunto posso dire tranquillamente che e' stato questo : convincere Beppe De Beppis a mettere in comune le sue considerazioni. Buona lettura a tutti e vi invito naturalmente a seguire i tre blog del nostro circuito.
Direttore Editoriale
Dozio Brigantelli

giovedì, aprile 20, 2006

STIAMO ARRIVANDO

Nel frattempo segui Beppe De Beppis su
http://ilcalciofilo.blogspot.com/
le sue prestigiose opinioni quotidiane sul mondo del calcio.

E per chi vuole sapere altro sul mondo, Beppe De Beppis inaugurera' tra poco "IL TUTTOLOGO" , luogo in cui parlera' con competenza di tutti gli argomenti del mondo e della vita.